ACCADEVA A HOLLYWOOD: Il triangolo Magnani - Rossellini - Bergman (la guerra dei vulcani)

lunedì, luglio 31, 2017

Oggi continuo a raccontarvi la vicenda passata alla storia come "La guerra dei vulcani", (di cui vi ho raccontato l'antefatto qui) nella quale il triangolo amoroso tra Anna Magnani, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman si è trasferito sul grande schermo in una sfida epica tra due film girati nello stesso periodo alle isole Eolie. 
CIAK SI GIRA
Dopo aver lasciato Amalfi, Rossellini e la Bergman arrivano a Salerno e il regista avvicina due pescatori perchè compaiano nel film: uno dei due è Mario Vitale che verrà scelto come partner della Bergman. Il 6 aprile sul motopeschereccio "San Lorenzo" Ingrid e Roberto giungono a Stromboli. Nei primi giorni prosegue la ricerca degli attori (che come sempre Rossellini prende tra la gente comune); per la Bergman viene messa a disposizione la casa di due maestri, l'unica con i servizi interni. Le riprese di Stromboli iniziano ufficialmente il 10 aprile, 9 giorni dopo la data concordata con la R.K.O. e si concluderanno il 22 agosto dopo 15 settimane contro le 8 preventivate.

A Vulcano le riprese iniziano il 6 giugno e si concluderanno i primi di agosto dopo sole 7 settimane. Anna Magnani il 7 giugno arriva alle Eolie con il piroscafo "Luigi Rizzo" e da Lipari con la motobarca "S. Antonio" arriva finalmente a Vulcano dove le viene messa a disposizione una casetta rustica del villaggio. Il giorno seguente al suo risveglio ha la febbre molto alta, forse a causa delle esalazioni di zolfo o della stanchezza del viaggio, ma dopo 3 giorni è in forma per iniziare le riprese.


SPIE E PLAGI
Prima di iniziare le riprese i ragazzi della Panaria incaricano un ragazzo di Bagheria di intrufolarsi nella troupe di Rossellini per scoprire che tipo di riprese sta effettuando per il film Mario Tarchetti per evitare di fare le stesse scene. Il ragazzo conquista la fiducia di Tarchetti e siccome si accorge che tiene alcuni appunti sotto il cuscino mentre dorme, medita di sottrarglieli legandolo al letto ma il piano fallisce e il ragazzo viene cacciato. Dopo altri tentativi di sottrazione di materiale (comunque poco utile dato che non c'è una sceneggiatura vera e propria) il set diventa blindatissimo.
Anna Magnani a fine giornata si sporge sulla costa e guarda l'orizzonte in direzione di Stromboli, sperando di riuscire a vedere qualcosa. Addirittura chiede al liparoto Gianni Pavone, uno dei figuranti del film, di andare a Stromboli per spiare il set di Rossellini. Il regista lo prende addirittura come comparsa e quando rientra a Vulcano racconta alla Magnani di come Rossellini e la Bergman siano diventati inseparabili. Questo il dialogo tra l'uomo e la Magnani, che Pavone ha raccontato in un'intervista: «"A Colossè, mimetìzzate. Fa' finta d' esse pescatore, contadino; fa' er filo a quarche comparsa ma me raccomanno, non fa capì a nessuno che arrivi da lontano...". E me lo disse fumando una sigaretta dopo l' altra, con gli occhi che dritti puntavano i miei. La signora, insomma, voleva che le riferissi quanto capitava sul set di "Stromboli, terra di Dio"", soprattutto che tipo di rapporto ci potesse essere tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini».
I giornali danno la notizia che Rossellini nel proprio film ha inserito due scene molto d'effetto e cruenti che i ragazzi della Panaria riconoscono come un plagio a loro documentari: si tratta della scena della lotta tra il coniglio e il furetto (presente anche nel documentario Isole di cenere), e quella della mattanza dei tonni (del documentario Tonnara).
PROBLEMI PER INGRID
Per Ingrid Bergman la situazione è fin da subito molto difficile in quanto deve affrontare problemi sul set in un paese straniero e deve fronteggiare l'enorme pressione psicologica non solo del marito rimasto negli Stati Uniti ma di tutta l'opinione pubblica.
Anzitutto deve affrontare una notevole sfida recitativa dato che Rossellini ha un modo unico di dirigere, completamente diverso da quelli a cui è abituata Ingrid a Hollywood: il regista infatti non solo non fornisce una sceneggiatura ma dà pochissime indicazioni all'attrice sul suo personaggio. Inoltre Rossellini cambia idea spesso e sul set non si respira un clima facile perchè le riprese vanno a rilento e a causa di ciò e dello sforamento del budget la R.K.O. manda a Stromboli gli ispettori di produzione affinchè mettano pressione al regista minacciando la chiusura del set.
L'attrice subirà una pressione mediatica senza precedenti. Ogni giorno arrivano decine di lettere: ad essere indignati per la sua condotta "immorale" sono i fan, i produttori dei suoi film, giornalisti e perfino un senatore degli Stati Uniti, Edwin Johnson del Colorado che la definisce “potente distillatrice del male e cultrice del libero amore”.
Il marito Petter riceve una lettera di Ingrid in cui questa gli confessa il sentimento per Rossellini e la sua intenzione di rimanere con lui (dalla sua autobiografia si scopre che in realtà fosse in crisi con il marito da alcuni anni e "sperasse" l'arrivo di qualcuno che provocasse la rottura); per questo Petter si precipita in Italia e in particolare a Messina dove pretende un incontro con la moglie. Rossellini che non è nuovo a scenate di gelosia molto teatrali (che ha già mostrato durante la relazione con Anna Magnani), arriva a tirar fuori una rivoltella minacciandosi di togliersi la vita se Ingrid andrà dal marito (temendo che lui la possa convincere a tornare insieme). La Bergman si reca all'Albergo Reale dove alloggia il marito e mentre Rossellini divorato dalla gelosia continua a girare con la sua auto intorno all'hotel e mette dei suoi collaboratori ad ogni uscita, Ingrid si accorda con Petter di non rilasciare interviste sulla vicenda limitandosi a far pubblicare un comunicato stampa che non smentisce la relazione ma che parla solo del film Stromboli e che a fine riprese Ingrid tornerà dal marito, che nel frattempo accetta di aspettarla a Londra. Il giorno dopo però Petter si prende la libertà di dichiarare in un'intervista al Corriere della sera che lui ed Ingrid non divorzieranno, cosa che manda la Bergman su tutte le furie. Ad un certo punto accade un fatto che cambierà per sempre la vita di tutti i protagonisti della "guerra dei vulcani": mentre la storia di Stromboli prevede ad un certo punto che Karin sia incinta, Ingrid Bergman scopre di aspettare veramente un figlio da Rossellini. Ingrid e Roberto decidono di mantenere l'assoluta segretezza della gravidanza perchè temono l'ulteriore attacco da parte dell'opinione pubblica e inoltre hanno paura che il marito di lei Petter possa rivendicare il figlio come suo. Per consolarla Roberto regala a Ingrid un cucciolo di bulldog francese che chiamano "Strombolicchio".
Dopo la fine delle riprese alle Eolie (rimangono solo le scene da girare al campo di Farfa), Roberto convince Ingrid a scrivere un telegramma alla giornalista Louella Parsons nel quale comunica la propria intenzione di divorziare dal marito. Il 4 agosto viene rilasciato un comunicato stampa in cui Ingrid afferma di aver dato mandato al proprio avvocato di avviare la pratica di divorzio da Petter e che dopo Stromboli si ritirerà a vita privata. La rivale di Louella Parsons, Hedda Hopper (di loro ve ne ho parlato qui) si reca a Roma per fare un'esclusiva sulla Bergman, dato che gira la voce della sua gravidanza. Ingrid però nega tutto. Il 29 agosto per festeggiare la fine delle riprese e il compleanno della Bergman, Rossellini la porta nel ristorante Da Nino (il preferito di Anna Magnani) e le regala una spilla di diamanti a forma di scorpione.
Per non attraversare l'oceano Ingrid dà mandato a un avvocato perché vada  al suo posto per cercare un avvocato a Beverly Hills, e sceglie  Monroe MacDonald al quale dà ufficialmente mandato e affida una specie di memoriale con tutta la sua vita fino all'incontro con Rossellini. Mentre MacDonald si trova allo scalo di New York incontra il cronista Igor Cassini che non solo carpisce informazioni sul divorzio della Bergman ma ottiene una copia del memoriale dal quale si scopre il controllo maniacale del marito sull'immagine di Ingrid e soprattutto sui suoi guadagni: Cassini non esita a far pubblicare gran parte delle notizie da tutta la stampa. Petter rifiuta di concedere il divorzio a Ingrid, e nel frattempo la relazione tra Ingrid e Roberto ha conseguenze pesanti per i figli: Renzo Rossellini viene preso in giro e finisce in diverse risse a scuola, mentre Pia si deve addirittura nascondere presso parenti in montagna per sfuggire ai giornalisti.
Ma non sono solo loro le vittime di questa relazione: a Greta Garbo ormai ritiratasi dagli schermi si presenta l'occasione di tornare sul grande schermo con il film La duchessa di Langeais, ma poichè lo scarso successo di Giovanna D'Arco, boicottato a causa dello scandalo, crea un tracollo finanziario per il produttore Walter Wanger che dovrebbe produrre anche il film della Garbo, alla fine il progetto salta.
Anche l'altro film di Ingrid, Il peccato di Lady Considine di Hitchcock ha poco successo e rischia di far fallire la Transatlantic Pictures, la casa di produzione fondata dal regista nel '47 dopo la fine del contratto con David. O. Selznick.
Howard Hughes pretende che Rossellini e la Bergman onorino quanto stabilito dal contratto e si rechino negli Stati Uniti per ultimare l'edizione statunitense, ma per evitare ad Ingrid la traversata (che avrebbe fatto scoprire la gravidanza) Rossellini ricorre al ricatto dicendo che non invierà il finale di cui solo lui è in possesso.
A dicembre la Bergman rivela di aspettare un figlio al suo agente pubblicitario Joe Steele e questi, pensando di far bene, lo comunica a Howard Hughes, in particolare lo incita a velocizzare l'uscita di Stromboli e ad assicurarsene la massima diffusione nelle sale cinematografiche in modo che la nascita del bambino non rischi di penalizzare il film. Pochi giorni dopo però Louella Parsons svela al mondo intero la gravidanza segreta della Bergman. Venerdì 13 gennaio Roberto Rossellini ottiene finalmente il divorzio da Marcella, mentre per il divorzio della Bergman ci sono continue complicazioni, soprattutto perchè si devono tenere in considerazione le leggi italiane, perchè la Bergman risiede in Italia, quelle degli Stati Uniti dove ha la residenza il marito Petter e quelle della Svezia perchè i due sono nati e si sono sposati lì, inoltre Petter avanza richieste sempre maggiori nei confronti di Ingrid. Agli avvocati di Ingrid viene l'idea di ricorrere al divorzio in Messico, più rapido e flessibile di quello americano.

L'USCITA DEI FILM  
Giovedì 2 febbraio, in uno dei cinema più lussuosi di Roma, il Fiamma, viene organizzata la Prima di Vulcano. Rossellini chiede ad alcuni amici di recarsi alla prima per raccontargli le prime impressioni sul film. Anna Magnani è stranamente assente. Alle 23.30 inizia proiezione ma dopo appena mezz'ora si verifica un incidente: la fusione di una valvola dell'amplificatore, un errore che può verificarsi ma facilmente risolvibile dal capo operatore. Sfortunatamente quella sera l'incaricato si allontana per assistere la figlia malata (addirittura si dice sia in punto di morte) e chi lo sostituisce non sa dove trovare le valvole da sostituire e perdendo tempo è costretto a chiedere aiuto al vicino cinema Rivoli. Dopo 15 minuti riprende la proiezione ma poco dopo si presenta un altro problema tecnico: al film si sovrappone la traccia audio di un altro film, completamente fuori sincronia. Si deve nuovamente interrompere il film e risolvere il problema; dopo il secondo tempo un'altra valvola si fonde bloccando la proiezione per altri 10 minuti. Sembrerebbe tutto risolto ma dopo poco si verifica una quarta interruzione a causa di un rullo che ha saltato vari metri di pellicola e quindi bisogna tornare in dietro.
Ma il vero coup de théâtre si verifica non nella sala del cinema ma a pochi chilometri di distanza: dalle sedi dei giornali vengono inviati dei fattorini alla prima di Vulcano che recuperino i giornalisti, che di fatto abbandoneranno la sala del cinema ancora prima che il film sia finito, i quali si recheranno a Villa Margherita, la clinica in cui è appena venuto alla luce il figlio di Roberto ed Ingrid, Roberto Jr. (giornalisti e fotografi architettano varie strategie per immortalare la coppia e il nascituro, arrivando a corrompere il personale medico e fingendosi pazienti e suore della clinica).
Il bambino è nato alle ore 21 e la Magnani che lo è venuta a sapere da un suo amico per quella ragione non si reca alla Prima di Vulcano, rimanendo nella tranquillità del suo appartamento di via Amba Aradam. Il giorno dopo si scopre che figlia del capo operatore stava benissimo e la produzione di Vulcano sporge denuncia contro ignoti per sabotaggio dell'anteprima, anche se non approderà a nulla. L'unica cosa che critica e pubblico salvano del film è l'incredibile interpretazione di Anna Magnani.
La Prima di Stromboli si tiene in America il 15 febbraio del 1950, anche se ad essere proiettata è una versione rimaneggiata e ripulita, assolutamente non approvata da Rossellini. Il film viene accolto male, tra i titoli dei giornali spicca "Il vulcano ha partorito un topolino". In Italia uscirà nel marzo del '51 l'unica versione controllata dal regista.

FINALMENTE SPOSI
Per evitare che il marito Petter rivendichi il bambino come suo, Robertino viene registrato come figlio di Roberto Rossellini e madre ignota (il cui nome verrà aggiunto in un secondo momento). Il 9 febbraio arriva dal Messico l'ufficialità del divorzio tra Petter e Ingrid, e il 23 maggio si sposano per procura inviando due rappresentanti in Messico. Per il viaggio di nozze scelgono Parigi ma quando Anna Magnani fa sapere di trovarsi proprio a Parigi e nell'hotel preferito di Roberto, il St. Raphael, i due novelli sposi ripiegano su Amalfi.
Verso la fine del '50 arriva la sentenza di divorzio anche dal tribunale americano, che obbliga Ingrid a cedere metà dei suoi averi a Petter nonchè la custodia della figlia Pia che ha deciso di cambiare nome facendosi chiamare Jenny Ann (a fatica la Bergman ricucirà il rapporto con la figlia alla quale scrive lettere molto sofferte).
Nel giugno del '52 Ingrid e Roberto hanno due figlie, le gemelle Isabella (che seguirà le orme della madre diventando attrice) e Isotta Ingrid.
In pianta stabile a Roma Ingrid si dedica alla famiglia e viene diretta da Roberto in 5 film, Europa '51, Viaggio in Italia, Siamo donne, La paura e Giovanna d'Arco al rogo, anche se si rivelano tutti insuccessi. La Bergman vorrebbe girare film con altri registi, ma è Rossellini a impedirglielo (così come faceva Petter anche questo secondo marito finisce per controllarle la carriera).
Nel '55 ottiene il permesso da Rossellini di prendere parte a due film: Eliana e gli uomini di Jean Renoir girato a Parigi e Anastasia di Anatole Litvak (prodotto dalla 20th Century Fox) girato tra Copenhagen, Londra e Parigi (di cui vi ho parlato qui) e grazie a questo vincerà l'Oscar.
Si inizia a vociferare che ci sia una crisi nel matrimonio tra Rossellini e la Bergman, soprattutto quando nel dicembre del '56 Roberto si reca da solo in India perchè invitato dal Primo Ministro Nehru (conosciuto qualche mese prima a Parigi) per girare una serie di documentari. Tra i collaboratori che compongono la sua equipe c'è la 27enne bengalese Sonali Senroy Dasgupta sposata con il documentarista Hari Dasgupta, ex assistente di Jean Renoir, con il quale ha 2 figli, Raja di 4 anni e Arjun di pochi mesi. Il regista è subito colpito dalla bellezza orientale della ragazza che invece non dimostra subito un interesse per lui. Dopo averle invano offerto una parte in un suo film, Rossellini tenta Sonali proponendole di diventare consulente per la sceneggiatura essendo lei colta e laureata. Su insistenza del marito, che ovviamente non sospetta il doppio fine di Rossellini e che spera sia l'occasione di stringere amicizia col famoso regista, Sonali accetta. Roberto e Sonali trascorrono molto tempo insieme e nasce un sentimento di cui lo stesso marito di lei si rende conto: arriva addirittura a scaricare Sonali davanti all'hotel di Roberto dicendogli che si stanno separando perchè è innamorata di lui e per di più è incinta. E' il settembre del '57 e Sonali chiede a Roberto di proteggere lei e il piccolo Arjun e nonostante le proteste levatesi dal popolo che condanna questo amore scandaloso e chiede l'espulsione dei due amanti, Nehru e sua figlia Indira Gandhi aiutano Roberto e Sonali a far ottenere il passaporto alla donna che può lasciare l'India il 6 ottobre con il piccolo Arjun mentre Raja rimane in India con il padre. Roberto si trattiene per ultimare le riprese e arriva a Parigi il 22 ottobre dove viene accolto calorosamente da Ingrid Bergman, anche se è solo apparenza: l'attrice infatti qualche giorno prima ha accettato un incontro con Sonali che le si è presentata con un bambino di meno di un anno, e incinta. Nella loro suite del St. Raphael Ingrid chiede a Roberto se vuole divorziare e lui risponde "Sono stanco di essere il Signor Bergman". Due mesi dopo nasce Raffaella Rossellini, figlia di Sonali e Roberto, e quest'ultimo adotterà legalmente anche il figlio della donna nato dal precedente matrimonio, che da Arjun diventerà Gil Rossellini. 
Sonali con la piccola Raffaella, poi con Roberto e infine Isabella insieme al piccolo Gil
INGRID
Durante la causa di divorzio da Rossellini il clima è molto teso soprattutto perchè per ottenere dal tribunale l'affidamento dei figli Roberto ricorre a tutte le sue armi a disposizione contro Ingrid: il fatto che sia protestante mentre  i figli sono cattolici, che non abbia una famiglia alle spalle, che sia bigama, e si attacca pure al fatto che manchi il nome di Ingrid nel certificato di nascita di Roberto Jr. La custodia viene temporaneamente concessa a Ingrid ma Roberto si rifiuta di darle i passaporti dei bambini, a quel punto l'ambasciatore svedese ricorda ad Ingrid che essendo lei svedese, i suoi figli hanno il diritto di avere due passaporti, italiano e svedese. Rossellini non lo accetta e fa arrivare la polizia sulla pista dove sta per decollare l'aereo su cui si trovano Ingrid e i figli, ma gli agenti non possono fare altro che constatare la regolarità dei documenti e lasciarli partire. Resasi conto che però Rossellini avrebbe complicato ulteriormente le cose e ne avrebbero fatto le spese i bambini, deciderà di lasciare i figli a lui senza aspettare la decisione finale del giudice.
Nel frattempo l'attrice verrà completamente riabilitata agli occhi dell'America che l'aveva messa al bando negli anni dello "Scandalo italiano", e sposerà Lars Schmidt un impresario teatrale svedese. Girerà alcuni film di successo come Indiscreto accanto all'amico di sempre Cary Grant, e vivrà tra Parigi, Londra e l'isola che il marito possiede in Svezia di fronte alla città di Fjällbacka, a parte un periodo di due anni in cui si ritira dalle scene per assistere la figlia Isabella che ha subito un intervento alla spina dorsale per la scoliosi. Nel '74 grazie alla sua breve ma intensa interpretazione in Assassinio sull'Orient Express (film di cui vi ho parlato qui) vince il suo terzo Oscar. Il suo ultimo film è del '78 quando le arriva la proposta dalla Svezia di lavorare col grande regista Ingmar Bergman e Ingrid accetta di partecipare al film Sinfonia d'autunno seppure sia reduce da una mastectomia e chemioterapia per un tumore al seno: nel film interpreta una madre cinica ed egoista che ha anteposto la carriera ai figli (le varrà la sua 7a nomination all'Oscar). Nel 1980 la malattia si ripresenta e Ingrid si dedica alla stesura delle proprie memorie: si spegne a Londra il 29 agosto del 1982 nel giorno del suo 70esimo compleanno.

ANNA
Mentre il matrimonio tra Rossellini e la Bergman naufraga, Anna vive un periodo d'oro dal punto di vista lavorativo e viene consacrata come Regina del Cinema Italiano: nel '51 è diretta da Luchino Visconti nello struggente Bellissima che gli vale il suo 4° Nastro d'argento; nel '56 è la prima attrice italiana a vincere l'Oscar come Migliore attrice protagonista per la sua interpretazione in La rosa tatuata accanto a Burt Lancaster (che gli varrà anche il premio BAFTA e il Golden Globe); nel '58 grazie al film Selvaggio è il vento accanto a Anthony Quinn vince l'Orso d'argento al Festival di  Berlino, il David di Donatello e riceve la sua seconda nomination all'Oscar anche se vincerà Joanne Woodward per La donna dai tre volti; nel '59 vince il secondo David di Donatello grazie a Nella città d'inferno e nel '60 è accanto a Marlon Brando in Pelle di serpente
Dal punto di vista sentimentale la Magnani ha storie di poco conto, dirà sempre che l'unico uomo della sua vita è il figlio Luca.
Federico Fellini la chiama per un cameo nel film Roma del '72. Nella breve scena in cui compare di spalle mentre sta entrando di notte nel suo palazzo, sentiamo la voce di Fellini che accompagna lo spettatore "Anna Magnani è un'attrice romana, simbolo stesso di Roma, vista come lupa e vestale, aristocratica e stracciona, tetra, buffonesca, potrei continuare all'infinito". La Magnani a quel punto si gira con un lieve sorriso e dice: "Federì, vattene a dormire". Fellini insiste: "Ti posso fare una domanda?" e la Magnani risponde "No, non mi fido. Buonanotte" chiudendosi il portone dietro le spalle. Sarà il suo ultimo film.

Nel '73 un fotografo immortala Anna avvolta in un foulard all'ingresso di un ospedale. Roberto Rossellini sconvolto le invia un telegramma dicendo: "Non è vero niente! Comunque merda, merda, merda!". Appena lo riceve, Anna lo chiama e gli chiede di raggiungerla a Palazzo Altieri dicendogli "Impediscimi di morire". Roberto la convince a ricoverarsi nella clinica dei Parioli Mater Dei, addirittura si consulta con degli amici americani per cercare una cura, ma la diagnosi di tumore al pancreas non lascia scampo. Il 25 settembre Anna entra in coma e il giorno dopo muore all'età di 65 anni. Fino all'ultimo le sono rimasti accanto il figlio Luca e Roberto Rossellini. Inizialmente si pensa di chiamare Alberto De Rossi, il famoso truccatore di Cinecittà, ma alla fine è Rossellini che si occupa di lei, coprendole i capelli bianchi con il mascara e truccandola. Qui trovate il video realizzato dall'Istituto Luce sul suo funerale.
Anche se questa è una scena sul set del film L'amore mi piace pensare che siano stati così gli ultimi momenti della vita di Anna insieme a Roberto
ROBERTO
Rossellini dopo il divorzio dalla Bergman realizza alcuni film come Il Generale della Rovere ed Era notte a Roma, anche se poi si concentra sulla televisione, un campo dove vuole fare esperimenti perchè lo considera un mezzo di divulgazione culturale. Fino al '73 è sentimentalmente legato a Sonali, ma mentre è al capezzale della Magnani conosce la 31enne Silvia D'Amico, figlia della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico, che si sta rimettendo dopo la tubercolosi. Lui di anni ne ha 65 e la loro relazione sarà un connubio lavorativo e una sorta di seconda giovinezza per il regista. Roberto morirà a Roma il 3 giugno 1977 per un attacco di cuore a 69 anni.
 
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