L'angolo dei film: Sabrina

venerdì, novembre 20, 2015

Questo è in assoluto il mio film preferito di Audrey Hepburn. Sarà forse per lo stile della commedia di Wilder (non a caso è il regista del mio secondo film preferito A qualcuno piace caldo di cui ho parlato qui ), per la superba interpretazione della Hepburn, per i magnifici costumi o per la Vie en Rose. Non so da cosa dipenda, rimane il fatto che ha un posto speciale nel mio cuore.

Il film lo potete trovare qui

Sabrina è un film del 1954, adattamento dell'opera Sabrina Fair di Samuel A. Taylor, con la sceneggiatura di Billy Wilder e Ernest Lehman.  

La trama in breve: Sabrina Fairchild (Audrey Hepburn) è la figlia dell'autista della facoltosa famiglia Larrabee e fin dall'infanzia ha un'infatuazione per il più giovane dei fratelli Larabee, David (interpretato da William Holden), un playboy che preferisce il divertimento al lavoro, totalmente l'opposto di Linus ( Larry nel doppiaggio italiano), interpretato da Humphrey Bogart, che è tutto lavoro e niente divertimento. 
Viene mandata a studiare a Parigi per dimenticare questo amore infelice, e ne torna completamente trasformata in una donna sofisticata, che attira finalmente l'attenzione di David Larrabee. Di ciò non è felice il fratello di David, Linus , il quale vede Sabrina come una minaccia al matrimonio che è stato combinato a David con Elizabeth Tyson (Martha Hyer).


Humphrey Bogart, che l'American Film Institute ha collocato al 1° posto nella classifica delle più grandi Star di sempre, era nato nel 1899 e dopo essere stato cacciato da scuola era partito come volontario nella Marina durante la Prima Guerra Mondiale (e in quell'occasione si procurò la cicatrice sul labbro superiore, suo tratto distintivo). Negli anni '20 prende parte a diversi spettacoli a Broadway e nel '30 viene finalmente notato dallo studio della Fox, ma dopo qualche film deludente decide di tornare a teatro, fino a quando viene scelto dalla Warner per interpretare il film La Foresta pietrificata, nel quale fa la parte di un gangster. Dopo questo film però la Major, alla quale l'attore non poteva opporsi, pena il licenziamento, lo relega al ruolo di gangster in diversi altri film. Nel 38 è già al suo terzo matrimonio, e con sua moglie Mayo Methot la vita coniugale è fin da subito molto agitata (lei è un'alcolizzata e ad ogni litigio si lanciano le cose) ma nonostante questo Bogart rispetta tutti gli impegni presi con lo Studio ed è sempre molto professionale.

Nel '42 viene scelto insieme ad Ingrid Bergman per il film Casablanca di Michael Curtiz (che diventerà un classico del Cinema), film che vincerà l'Oscar come Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura non originale, anche se Bogart e la Bergman perderanno la statuetta come Migliori Attori in favore di Paul Lukas (per Quando il giorno verrà) e Jennifer Jones (in Bernadette). Nel 44 durante le riprese di Acque del Sud inizia la storia con la coprotagonista Lauren Bacall (molto chiacchierata perchè lui ha 44 anni e lei 19), che l'anno seguente sposerà e con la quale girerà altri 3 film e insieme avranno due figli. Nel 51 prende parte al film di John Houston La Regina d'Africa insieme a Katherine Hepburn, e con questa pellicola finalmente riesce a vincere l'Oscar come Migliore Attore.
Wilder aveva sempre sognato di avere Cary Grant in un suo film, ma nonostante fossero molto amici nella vita non riuscirono mai a trovarsi liberi nello stesso momento per fare un progetto insieme. Così per il film Sabrina  dovette "ripiegare" all'ultimo momento su Bogart.

William Holden era già nel cinema dal' 39, quando aveva esordito nel film Il ragazzo d'oro accanto a Barbara Stanwyck, nel '50 era stato scelto da Billy Wilder per la parte del gigolo nel film Viale del tramonto con Gloria Swanson e aveva già vinto un Oscar per Stalag 17 l'inferno dei vivi nel '53.




Audrey Hepburn nata nel '29 in Belgio, aveva inziato la sua carriera nel Regno Unito, dove aveva preso parte a qualche documentario, musical a teatro e qualche ruolo minore in film britannici. Durante le riprese di Vacanze a Montecarlo fu notata dalla scrittrice Colette che la scelse come protagonista dell'adattamento teatrale del suo romanzo Gigi che debuttò a Broadway nel '51.
L'anno seguente il regista William Wyler la sceglie per il ruolo della Principessa Anna nel film Vacanze Romane, a fianco dell'attore Gregory Peck, e grazie a questa interpretazione la Hepburn vince l'Oscar come Migliore Attrice protagonista. Con Wyler continuerà la collaborazione anche negli anni successivi, con il film Quelle due del '61 con Shirley MacLaine e Come rubare un milione di dollari e vivere felici con Peter O'Toole nel '66.

La differenza in termini di età ed esperienza tra Bogart e la Hepburn era evidente, lui aveva 55 anni e lei 25 (inoltre Bogart avrebbe voluto che la parte di Sabrina fosse data a sua moglie, l'attrice Lauren Bacall).
La Parmount in origine aveva pensato di far interpretare Sabrina a Margaret Sullavan (l'attrice di Scrivimi fermo posta del'40 con James Stewart) che ricopriva quel ruolo nello show di Broadway, ma se a teatro poteva andare bene che l'attrice in realtà avesse 43 anni, la cinepresa non avrebbe potuto farla passare per una 20enne.
Bogart era molto infelice durante le riprese, era convinto di essere completamente sbagliato per questo tipo di film e ce l'aveva con Wilder per non essere stato la sua prima scelta.

A tutto ciò non ha certamente contribuito il fatto che Bogart, un serio professionista, si era trovato in un set nel quale regnava il caos e il copione non era stato ultimato (a volte veniva finito di notte e gli attori non avevano tempo a sufficienza per prepararsi). In più di un'occasione, quando non avevano scritto un numero sufficiente di pagine per poter girare una giornata, Wilder chiese alla Hepburn di fingere di stare male in modo che cancellassero le riprese per quella giornata, dandogli più tempo per scrivere il copione, oppure le chiese di fare qualche errore in modo da ripetere le riprese. La Hepburn si prestò alla cosa, anche se la fece apparire agli occhi degli altri, soprattutto di Bogart, poco professionale. Infatti Bogart dopo questo film avrebbe malignamente detto della Hepburn che era una brava attrice se si era disposti a ripetere la scena 20 volte.

Bogart non risparmiava frecciatine continue nemmeno a Billy Wilder: una volta quando il regista gli diede il copione Bogart gli rispose "Hai figli?" e lui "Si, una figlia di 7 anni" Ah, allora l'ha scritto lei". Oppure Bogart gli disse di essere stato a cena con John Houston il grande regista con cui aveva girato diversi film e di aver con lui stilato una lista dei più grandi registi e che il nome di Wilder non c'era.
Come non ci sia stata una strage sul set è un vero miracolo, dato che Bogart non perdeva occasione di torreggiare la Hepburn e insultare Wilder, prendeva in giro i loro accenti rispettivamente britannico e tedesco, e una volta sembra che si lasciò scappare una battuta davvero esagerata, disse a Wilder  “kraut bastard Nazi son of a bitch", e Wilder, che aveva perso la sua famiglia durante la Shoah, pare gli abbia risposto che aveva "esaminato le valli, le crepe e le fosse della sua brutta faccia".
Bogart ebbe poi l'occasione di scusarsi con Wilder per la sua condotta durante le riprese di Sabrina, quando il regista lo andò a trovare poco prima che morisse, portato via da un tumore ai polmoni nel 1957. Anni dopo la morte di Bogart, Wilder disse di lui "Era molto buono, era migliore di quanto pensasse lui stesso. Gli piaceva giocare a fare l'eroe, e alla fine lo fu veramente"

Invece sbocciò una breve ma intensa relazione tra William Holden e la Hepburn, che durò giusto il tempo delle riprese. I motivi per cui la storia non durò furono essenzialmente il fatto che lui fosse sposato e sua moglie non gli avrebbe mai concesso il divorzio e anche perchè dopo aver avuto i due figli si era sottoposto ad una vasectomia, e quindi non avrebbe potuto dare a Audrey i figli che voleva. Rimasero comunque amici e si ritrovarono a lavorare insieme nel '63 nel film Insieme a Parigi.
Nella colonna sonora del film troviamo due importanti canzoni. La prima è Isn’t it romantic? Una popolare canzone americana, comparsa la prima volta nel film Love me tonight del '32 con Maurice Chevalier e da quel momento fu utilizzata in molti film e cantata da diverse grandi star della musica americana come Ella Fitzgerald e Peggy Lee. La seconda, che compare nel film come sottofondo, suonata dall'orchestra e cantata dalla Hepburn è la famosissima Vie en Rose di Edith Piaf del'45.

Audrey si recò a Parigi con il benestare di Billy Wilder per cercare un vero stilista parigino che avrebbe creato il guardaroba di Sabrina a Parigi. In un primo momento doveva incontrarsi con Cristóbal Balenciaga, ma siccome non voleva disturbare il Maestro che era proprio nel mezzo della creazione della sua collezione, Audrey si recò da Hubert  de Givenchy un giovane stilista emergente che aveva aperto un proprio atellier da poco e che stava lavorando ad una collezione, la quarta da quando si era messo in proprio. 
Inizialmente si crea un equivoco perchè l'assistente dello stilista annuncia l'attrice come Miss Hepburn e Givenchy crede si tratti di Katherine Hepburn. Dopo una piccola delusione iniziale, dice alla Hepburn che non avrebbe potuto realizzare abiti per lei perchè tutte le sue cucitrici erano occupate nella realizzazione della sua collezione. L'attrice però insiste nel voler vedere le collezione, dicendo che troverà sicuramente qualcosa che potrà indossare, perciò lo stilista gli mostra le sue creazioni Primavera/Estate '53, e lei sceglie tre abiti che le calzano alla perfezione.

Il primo abito è quello che vediamo addosso a Sabrina appena tornata da Parigi, si tratta di un capo di lana grigio scuro, con gonna lunga fino al polpaccio e con giacca a doppiopetto. Il tutto è accompagnato da un turbante bianco in stoffa plissettata, realizzato dal modista personale di Givenchy.

Il secondo vestito di Givenchy lo vediamo quando Sabrina ha la sua scena alla "Cenerentola al ballo", quando si presenta al Party di casa Larrabee indossando l'abito da sera bianco di organza, con inserti di seta nera ricamati sul corsetto e sullo strascico. Edith Head aveva sconsigliato ad Audrey di scegliere abiti bianchi e neri perchè non rendevano bene attraverso le cinepresa. In realtà l'accostamento dei due colori, il design semplice e l'assenza di gioielli, riescono far spiccare Sabrina con il suo aspetto fresco e giovanile in mezzo agli altri invitati seri e banali.  Il taglio dell'abito è molto innovativo, è più corto sul davanti mostrando le caviglie e le scarpe dal tacco basso.

Il terzo e ultimo abito di Givenchy per la Hepburn fu causa di una controversia con Edith Head che dichiarò suo questo modello. E' l'abito che indossa per la cena con Larry, un vestito nero da cocktail senza maniche, con dei fiocchi sulle spalle. La Hepburn chiese a Givenchy di modificare la scollatura dell'abito in modo da nascondere le sue clavicole pronunciate, cosa che lui fece. Quel particolare tipo di scollo che fino a quel momento era noto con il nome di "scollo a barca", dopo il successo del film verrà chiamato anche Scollo Sabrina e fu talmente tanto copiato da diventare un cult degli anni '50. Per tutta la sua vita Edith Head ha insistito che fosse una sua creazione e ha continuato a prendersene il merito. Anche disegnando il bozzetto e inserendolo nell'archivio dei costumi  Ma l'abito era già stato visto nella collezione di Givenchy l'anno prima. Quando la Head fu licenziata dalla Paramount, alla fine ammise che aveva ottenuto quel lavoro facendo passare per suoi bozzetti di altri designer.

Altri abiti degni di nota:


Dopo questo film tra Audrey e Hubert  nacque un'amicizia e una collaborazione che dureranno per tutta la vita, Givenchy infatti realizzò sia il guardaroba personale di Audrey che la maggior parte degli abiti dei suoi film (è suo l'indimenticabile tubino nero di Colazione da Tiffany del '61).

Dal loro sodalizio nacque anche un profumo (qui trovate il mio post sui profumi delle Star). Audrey infatti aveva chiesto a Givenchy di creare per lei un profumo unico ed esclusivo, così lui creò una fragranza con note di bergamotto, Rosa d'oriente, Gelsomino reale, Pepe rosa, Giglio di Firenze, Incenso e Sandalo, che richiamava il glamour e l'eleganza della Hepburn. Givenchy chiese ad Audrey di poterlo mettere sul mercato ma lei inizialmente si oppose; dopo poco però si rese conto che poteva essere per l'amico un'occasione per sfondare negli Stati Uniti, così acconsentì, addirittura prestandosi gratuitamente come testimonial. Givenchy scelse come nome del profumo L’INTERDIT, ovvero "il vietato", per ricordare l'iniziale rifiuto della Hepburn. 

PREMI: 
Il film riceve 6 Nomination agli Oscar: per Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia e Migliori Costumi, vincendo la statuetta per quest'ultima categoria.  
Edith Head
Anche se Edith Head di fatto aveva realizzato solo pochi abiti della Hepburn, per esempio il primo in cui vediamo Sabrina, vinse l'Oscar grazie ai costumi realizzati da Givenchy, ma questi non fu neanche accreditato nel film, e durante il discorso di accettazione della statuetta la costumista si guardò bene dal nominarlo. La Hepburn molto amareggiata chiamò Givenchy scusandosi, dicendo che non avrebbe mai più indossato abiti in  un film se lo stilista non avesse ricevuto il riconoscimento che meritava, infatti nella loro successiva collaborazione, il film musical del '57 Cenerentola a Parigi nel quale Audrey interpreta la parte di una modella, nei titoli di testa accanto al nome di Edith Head compare quello di Hubert de Givenchy per le "Creazioni parigine della signora Hepburn", ricevendo inoltre la nomination all'Oscar.

CHICCA: Come location per la casa dei Larrabee viene usata la casa di uno dei Tycoon della Paramount Barney Balaban a Long Island.

QUOTES:
Sabrina: C'era una volta a Long Island, a una trentina di miglia da New York, una grande tenuta, dove viveva una graziosa fanciulla. Si trattava di una vasta proprietà che occupava molte persone di servizio: c'erano diversi giardinieri per la manutenzione delle aiuole e del grande parco e un marinaio incaricato di ripulire, calafatare e verniciare le numerose imbarcazioni alla fonda nel porticciolo.
E non mancavano gli specialisti con il compito di mantenere in perfetta efficienza i vari campi da tennis, nonché la piscina all'aperto e quella d'inverno. Mentre a un brav'uomo, senz'alcun particolare titolo, era affidata la piccola vasca che ospitava George, il pesciolino.
C'era inoltre un autista di nome Thomas Fairchild, era stato importato anni prima dall'Inghilterra assieme all'ultimo modello della Rolls-Royce. Era un autista di alta classe, come ognuna delle otto macchine di cui doveva prendersi cura. E aveva una figlia, che si chiamava Sabrina.
 
Thomas: Signore io vedo la vita come una limousine. Anche se ci siamo seduti insieme, esiste un sedile anteriore e uno posteriore, e un finestrino nel mezzo.
Larry: Mi sto accorgendo solo adesso che siete un terribile snob
Thomas: Si,signore. Posso chiedervi quali sono esattamentele vostre intenzioni con mia figlia?
Larry: Le mie intenzioni? Immorali, riprorevoli  ma molto pratiche.
Thomas: Come avete detto?
Larry: Con il vostro permesso Thomas vorrei rispedire vostra figlia a Parigi!

Thomas:  Se c'è qualcosa di buono in tutto questo è che ti sei liberata del pensiero di David
Sabrina: Si mi è passata papà. Sono guarita. Ma ora come guarirò dalla cura?
Thomas: Comunque non avrebbe funzionato, cara. Tutti quanti avrebbero detto: "Che democratico quel Larrabee a sposare la figlia di un autista!" Ma avrebbero detto la stessa cosa di te? No. La democrazia può essere molto ingiusta, alle volte, Sabrina. E nessun povero è mai stato detto democratico per aver sposato un ricco.

Trailer originale:


CLIP:
 
Sabrina a Parigi


La trasformazione

Il ritorno



Parigi



 

 
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